Il passo uno, chiamata anche ripresa a passo uno o animazione a passo uno (in inglese stop-motion o anche frame by frame) è una tecnica di ripresa cinematografica e di animazione. Con l'espressione "passo uno" si può intendere sia la tecnica impiegata, che il prodotto ottenuto con la stessa.
Il termine "passo uno" si ricollega alla scelta di quadri per secondo: se i quadri, ovvero i fotogrammi, sono tutti differenti si parla di passo uno; se invece i quadri si ripetono in coppie (come ad esempio nell'interlacciamento televisivo) si parla di passo due[1].
Il passo uno sfrutta una particolare cinepresa che impressiona un fotogramma alla volta, azionata dall'operatore/animatore. Con questo processo è quindi possibile animare dei cartoni animati, riprendendo composizioni di fogli lucidi; oppure realizzare una ripresa a passo uno, focalizzando l'attenzione su dei pupazzi (fissi, snodabili, di plastilina, eccetera). È addirittura possibile realizzare dei film in tecnica mista, nonché degli effetti speciali: il passo uno è stato infatti impiegato in film come Cabiria o La guerra e il sogno di Momi.
Perché la ripresa una volta proiettata risulti fluida all'osservatore, sono necessarie molte pose; il numero esatto di pose, e quindi, di fotogrammi dipende dal formato di destinazione: cinema, Pal, NTSC. L'immagine cinematografica richiede 24 fotogrammi al secondo, l'immagine televisiva europea ne usa 25, l'immagine televisiva americana ne impiega 30 e lo scomodo formato dropframe ne adotta 29,97 al secondo. Con questa tecnica sono stati realizzati corti e lungometraggi, sia televisivi che usciti in sala. Tra i primi ricordiamo le serie di cartoni animati di Francesco Misseri, come Mio Mao e Quaq Quao.
Film di grande complessità tecnica, come dimostra il gran numero di animatori necessari a completare pochi secondi di film, tra i più celebri sono The Nightmare Before Christmas e La sposa cadavere, prodotti e co-realizzati da Tim Burton, e le avventure della coppia inglese Wallace e Gromit, tra cui Wallace & Gromit: La maledizione del coniglio mannaro e Galline in fuga.
Con la tecnica della stop-motion oltre a dei film animati si possono realizzare anche dei buoni effetti speciali attraverso l’uso di modellini. Uno dei capolavori in questo campo è King Kong (1933), in cui molte scene sono realizzate con il pupazzo dello scimmione animato in stop-motion o, più recentemente, la scena della corsa in miniera nel secondo episodio di Indiana Jones o l'attacco degli AT-AT in L'Impero colpisce ancora. Ray Harryhausen è forse il più noto tra i pionieri di questa tecnica come effetto speciale cinematografico.
tratto da Wikipedia
martedì 30 giugno 2009
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